- 10/04/2024
- 6 minuti
TEAM BUILDING PER AVERE UNA SQUADRA AD ALTO IMPATTO
- Sandro Castellana
In una organizzazione brillante e soprattutto efficace, il team leader oltre ad essere un riferimento indispensabile per guidare il team verso risultati programmati e pianificati, deve avere l’abilità di sapere trovare la chiave di volta per creare una squadra motivata e coesa, al fine di far “funzionare al meglio” ogni tessera del tessuto organizzativo, per fornire un servizio di qualità alla clientela delle organizzazioni e creare un clima di vera armonia tra tutti i collaboratori.
Scopriamo insieme quali sono gli elementi fondamentali per avviare un processo di team building e come poterli realmente implementare nel contesto del Fitness Club e delle organizzazioni aziendali.
Il termine Team Building significa letteralmente “costruire o ri-costruire un squadra” al fine di rendere un settore del Club o dell’azienda ovvero tutti i settori dell’organizzazione, uniti e coesi verso il raggiungimento degli obiettivi pianificati.
Tre sono gli scopi principali affinché il team leader pianifichi il cambiamento comportamentale ed operativo: l’organizzazione, la coesione e la condivisione degli obiettivi.
Organizzazione
Quando parliamo di organizzazione esplicitiamo un termine assai importante ovvero saper programmare uno o più “processi” attraverso azioni specifiche, che possano sortire e portare a risultati attesi.
Il team leader deve avere una visione concreta e tangibile sugli elementi fondamentali della pianificazione e nello specifico: sapere qual è la strada che si sta percorrendo; sapere come e cosa fare per pianificare gli obiettivi; saper scegliere sempre i tempi opportuni per mettere in atto azioni concrete.
La capacità organizzativa e l’abilità di saper “immaginare” da parte del team leader, gli aspetti sopra indicati sapendoli declinare utilizzando le più appropriate risorse operative: predisporre le risorse ed il sapere scegliere il miglior modello comunicativo da utilizzare verso la propria squadra, favoriscono il clima ed i presupposti opportuni, per attuare le corrette strategie sinergiche per il team.
La squadra di lavoro per saper inanellare ogni singolo passaggio e strategia, ha bisogno di avere strumenti e risorse specifiche per portare a termine ogni indicazione che gli viene fornita del proprio responsabile di settore o team leader.
Un buon metodo che può sortire ottimi risultati è iniziare la settimana di lavoro attraverso un meeting (ottimo per ogni diverso settore del Club tecnico, commerciale, reception) assegnando per ogni singola squadra, obiettivi specifici, determinati e misurabili, ad esempio: gestione dei clienti per il settore tecnico (rinnovo programma di allenamento), modello di relazione per il team reception (nuova modalità di saluto per il cliente), azioni specifiche per il team di vendita. (chiamate clienti per proposte commerciali)
Per comprendere quali risultati ha portato ogni singola azione adottata, è necessaria una fase di riscontro, per cui, nel caso degli incontri dei settori, deve essere pianificato un meeting a chiusura della settimana con ogni singola squadra, al fine di quantificare e monitorare i risultati ottenuti e ri-pianificare per la settimana successiva, quali azioni od ulteriori obiettivi devono essere messi in atto per il raggiungimento dei risultati.
Questo è un buon metodo per indicare come l’elemento organizzativo diventa il principio su cui fondare i presupposti per costruire una base solida ed ampia, base determinante su cui creare i processi e gli elementi indispensabili per avere un team motivato e, soprattutto, orientato al raggiungimento degli obiettivi.
Coesione
Il secondo elemento per mettere in atto il processo del team building è la coesione. In fisica la coesione (dal latino cohaerere: essere congiunto, attaccato, stare unito) è la forza di attrazione di natura elettrostatica che si crea tra le molecole di una stessa sostanza, tenendole unite e opponendosi alle eventuali forze esterne che tendono invece a separarle.
Avvalendoci di questa esaustiva e interessante definizione, possiamo comprendere che quando si parla di coesione di un team sono determinanti questi aspetti ovvero: la forza e l’attrazione dei membri di essere legati ad una univoca ed esplicita mission aziendale; il rapporto chiaro, limpido e trasparente che deve esserci all’interno dei membri della squadra e con il proprio responsabile; il bisogno e desiderio che ogni membro del team, si senta appartenente al gruppo di lavoro.
Osservando una squadra sportiva, abbiamo l’opportunità di comprendere e capire, cosa vuol dire essere coesi ovvero quando un membro della squadra è ad un piccolo passo per raggiungere l’obiettivo, è strabiliante osservare come altri membri del team si “rimbocchino” le maniche al fine di supportare il collega, e di conseguenza, la propria squadra.
Nell’ambito del Fitness Club è meraviglioso osservare quando alla forza vendita manca un soffio per arrivare a raggiungere il budget mensile, come e quanta attivazione di energie positive vengono messe in atto: contatti e telefonate a clienti e potenziali clienti, rinforzo di ulteriori proposte commerciali e miglioramento relazionale e propositivo, verso ogni cliente del Club.
È proprio vero: per ottenere dei risultati in termini di obiettivi numerici e motivazionali, come ad esempio il miglioramento della performance sportiva, dobbiamo sottoporre il nostro corpo fisico ad un ulteriore sovraccarico; solo in questo modo otterremo i risultati pianificati ed attesi.
Come Formatore e Life & Mental Coach mi sento di suggerire: “la vita inizia ogni qualvolta usciamo o ci allontaniamo dalla zona di confort o di familiarità”.
Mi piace riportare a memoria l’immagine storica della foto dei due ciclisti ricchi di umiltà e di umanità, Bartali e Coppi, sulla salita polverosa del Col du Télégraphe al Tour de France del 1952, foto che rappresenta ed immortala il passaggio della borraccia tra i due ciclisti.
Questa storica immagine, oltre ad essere simbolica per lo scatto fotografico straordinario, evidenza quanto la coesione tra gli sportivi, possa essere educativa e piena di significati e di valori, immagine che ancora oggi, fa ricordare questi atleti come dei “giganti” dello sport che hanno insegnato ed insegnano, che la coesione è un elemento fondamentale tra i membri di ogni squadra, sportiva e di lavoro.
Pianificazione degli obiettivi
Il terzo elemento ovvero saper cosa e come fare per portare la squadra a raggiungere gli obiettivi, è di fondamentale importanza.
Il team leader deve avere nella propria “cassetta degli attrezzi” strumenti utili e fondamentali per la pianificazione degli obiettivi e, soprattutto, deve avere l’abilità di saperli declinare nel concreto, per portare il team verso il raggiungimento degli stessi.
Quando parliamo di obiettivi, è opportuno fare chiarezza.
Durante i corsi di formazione aziendali o per il Fitness Club sul tema del team building, ai discenti rivolgo questa domanda: come posso programmare il percorso verso l’obiettivo e, soprattutto, quale strumento posso utilizzare per realizzare gli obiettivi?
Per aiutarli a rispondere, ho trovato un ottimo supporto nell’utilizzo di questo modello di pianificazione enunciato dall’acronimo G.R.O.W. (“crescita” per gli anglofoni).
Un contenuto per ogni lettera, quindi: G. = Goal (Obiettivo) – R = Reality (Realtà: di cui sono a conoscenza) – O = (Options: Opzioni: che ho a disposizione) – W (Will: Volere).
Da questo processo discende un importante esercizio che utilizzo per supportare il team: “insegnare ad ogni membro della squadra, come programmare in quindici minuti il loro obiettivo giornaliero”.
I risultati sono strabilianti.
In prima battuta ogni componente della squadra declina al meglio come pianificare i propri obiettivi, in seconda battuta la squadra mette in atto tutti gli strumenti di confronto e di riscontro, formulando osservazioni al fine di stabilire strategie condivise per raggiungere in modo efficace, gli obiettivi pre – stabiliti.
Spesso e correttamente, ogni imprenditore di un’azienda o titolare di un Fitness Club pone questa domanda al formatore: “ il team building” e/o la formazione porta a risultati tangibili?
Per “documentare” il vero e reale cambiamento illustro e propongo due strade
Nella prima giornata di inizio lavori attraverso un esercizio pratico, ogni singolo membro della squadra svolge delle prove (presentazione di sé, presentazione del proprio prodotto e dei propri servizi) ed attraverso delle griglie di valutazione studiate con appropriati indicatori specifici e condivise con l’esecutore, vengono assegnati dei compiti: le stesse prove vengono ri – effettuate a fine del percorso formativo e sia il soggetto che le ha compiute che l’imprenditore e/o il proprio responsabile, potranno osservare il vero e reale margine di miglioramento.
La seconda azione è questa: nella prima giornata vengono assegnati alla squadra di lavoro dei “giochi condivisi” (comunicazione della squadra del proprio servizio con passaggio di testimone tra i singoli soggetti) e con il benestare di tutti, il training viene completamente filmato.
Anche questo training indirizza la squadra, dopo la prova pratica ed il riscontro condiviso con il formatore, nel far fare fisicamente dei compiti mediante la valutazione, emersa attraverso la griglia di osservazioni condivise con tutti gli esecutori: si noterà nella sessione di chiusura dei lavori, il reale e tangibile risultato ottenuto dalla squadra in termini di: organizzazione, coesione e raggiungimento degli obiettivi della squadra di lavoro.
Per esperienza nell’aspetto formativo aziendale e sportivo, trovo che nella fase iniziale del processo formativo di team building, ci sia una fondata e legittima reticenza da parte dei partecipanti e dei responsabili, proprio perché questa è maggiormente l’affermazione comune: “si è sempre fatto così, non ci sono margini di miglioramento”.
Questa modalità comunicativa e comportamentale è un modus operandi ricco di convinzioni limitanti, convinzioni che vengono fisicamente debellate, quando attraverso delle prove documentate, anche l’imprenditore dell’azienda ed il responsabile del Fitness Club, si accorgono e comprendono, che il processo formativo ha portato risultati tangibili, pianificati ed illustrati nell’analisi dei bisogni per crescita professionale del team di lavoro.
Sono certo del tuo interesse per quanto sopra indicato, scrivimi nel form del sito per avere una consulenza strategica e per chiarire eventuali od ulteriori aspetti, legati alla tua squadra di lavoro.
Sarà un immenso piacere incontrarti in un’aula formativa, ti saluto con questa stupenda frase di Pelé, uno dei più grandi giocatori di calcio di tutti tempi:
“Il successo non è casuale.
È un duro lavoro, perseveranza, apprendimento, studio, sacrificio e, soprattutto, amore per ciò che si sta facendo”.